Trattamento neuromuscolare - terapia NMT

TERAPIA NEUROMUSCOLARE

La terapia neuromuscolare è stata sviluppata in Europa negli anni '30 come combinazione di tecniche di massaggio tradizionale ayurvedico (India antica) e terapie dei tessuti molli da altre fonti. Il chiropratico Stanley Lief, MD e suo cugino Boris Chaitow, MD, medico naturopata e osteopata, hanno sviluppato tecniche ora chiamate neuromuscolari, che sono uno strumento eccellente e semplice per la diagnosi e la terapia. Esiste anche una versione americana del metodo, che ha le sue origini nel lavoro del chiropratico Raymond Nimmo.

Trattamento neuromuscolare terapia NMT La terapia neuromuscolare appartiene ai metodi manuali che utilizzano pressione e movimento specifici, le dita o il pollice vengono usati più spesso. Queste tecniche possono avere uno scopo diagnostico (valutativo) o terapeutico, e il grado di pressione utilizzato varia notevolmente tra queste due modalità di applicazione. Ci sono sottili differenze tra le versioni europea e americana della NMT.

Le tecniche manuali aggiuntive della NMT (entrambe le versioni) includono il massaggio, le tecniche di energia muscolare (MET), le tecniche di rilascio posizionale (PRT), le tecniche di rilascio miofasciale (MRT) e variazioni di questi approcci ai tessuti molli.

Terapeuticamente, il massaggio neuromuscolare cerca di produrre cambiamenti nei tessuti disfunzionali, incoraggiando il ripristino della funzione normale, con particolare enfasi sulla disattivazione di punti riflessogeni locali come i punti trigger miofasciali. Un obiettivo alternativo di applicazione è normalizzare gli squilibri nel tessuto ipertonico e/o fibroso, sia come fine a se stesso sia come preparazione per la mobilizzazione o manipolazione articolare.

Effetti della terapia dei punti trigger neuromuscolari

La NMT si occupa di una serie di caratteristiche che sono comunemente coinvolte nel causare o esacerbare dolore e disfunzione, inclusi ma non limitati a:

  • Fattori biomeccanici - posture, inclusi movimenti abituali, tendenza all'iperventilazione e condizioni disfunzionali localizzate come ipertonia, punti trigger o compressione nervosa.
  • Fattori psicologici - stress, ansia, depressione, ecc. e relative manifestazioni nel corpo.
  • Caratteristiche biochimiche - squilibri e carenze nutrizionali, intossicazione (esogena ed endogena), squilibri endocrini (ad esempio insufficienza tiroidea), ischemia, infiammazione.

La terapia NMT vede il suo ruolo come un tentativo di normalizzare o modulare qualsiasi esposizione al dolore e alla disfunzione del muscolo scheletrico che possa essere identificata, al fine di rimuovere o alterare il maggior numero possibile di influenze eziologiche e persistenti, senza creare stress aggiuntivo o compromettere l'adattamento.

Come si può vedere, il metodo stesso non è un approccio unico per tutti, ma è molto orientato al paziente e progettato per affrontare disfunzioni muscolari molto specifiche. Un altro grande vantaggio è che il paziente può essere addestrato a utilizzare le tecniche terapeutiche autonomamente.

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