Le mani si intorpidiscono durante il sonno

Donna di cinquantasei anni. Lamenta intorpidimento delle mani durante il sonno, più al mignolo e all'anulare. Le mani diventano molto intorpidite di notte, disturbando il sonno. La paziente deve svegliarsi tutta la notte e cambiare posizione, scuotere e allungare le mani. Questa condizione dura da circa sei mesi.

Esame obiettivo: i test neurodinamici dei nervi mediano e ulnare sono nettamente positivi (più sul lato sinistro), i nervi sono dolorosi alla palpazione, il sintomo di Tinel è positivo, la palpazione dei muscoli scaleni è molto dolorosa, la mobilità della prima costola è limitata (elevata, più sul lato sinistro). Anamnesi: ha subito un intervento chirurgico meno di un anno fa per rimuovere un tumore maligno al seno sinistro, frequenti malattie delle vie respiratorie con forte tosse.

Diagnosi: sindrome dello stretto toracico, neuropatia ischemica del plesso brachiale da compressione del tunnel con enfasi sul nervo ulnare, blocchi articolari funzionali delle prime costole, disfunzione dei muscoli scaleni.

Trattamento: tecnica di energia muscolare e mobilizzazione ritmica della prima costola (sia sinistra che destra), rilascio miofasciale della fascia cervicale, mobilizzazione in movimento della giunzione cervico-toracica, tecniche di scorrimento prossimale e distale per il nervo ulnare e mediano (neurodinamica clinica).


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Il risultato: riduzione dei sintomi dopo le prime sedute, miglioramento della qualità del sonno. Dopo dieci volte le condizioni della paziente sono notevolmente migliorate, la frequenza e la gravità degli episodi di intorpidimento si sono ridotte. Alla paziente sono state date ampie raccomandazioni su esercizi terapeutici mirati a: scorrimento neurodinamico dei nervi, ripristino della mobilità delle prime costole, normalizzazione dei muscoli scaleni, fascia del collo, miglioramento della postura, sono state prescritte vitamine del gruppo B e acido folico. Il diligente adempimento di tutte le raccomandazioni da parte della paziente ha giocato un ruolo importante nel successo del trattamento.

Intorpidimento durante il sonno. Conclusioni.

Questo è uno dei tanti esempi di inefficacia dei tentativi di risolvere il problema biomeccanico chimicamente. Prima del nostro incontro la paziente aveva già effettuato molteplici consulenze di diversi specialisti (inclusi diversi neurologi), aveva seguito corsi di diversi farmaci, ma senza alcun effetto significativo. Inoltre, il caso è un'illustrazione dell'integrità del corpo e della complessità delle interconnessioni al suo interno. L'intervento chirurgico, le aderenze, l'immobilizzazione hanno cambiato la meccanica delle fasce, delle articolazioni, dei muscoli, la chemioterapia di accompagnamento ha indebolito notevolmente il corpo, alterando i processi metabolici. Tutto questo si è stratificato sui muscoli scaleni sovraccarichi, sulla tosse prolungata, sulla postura alterata (sindrome crociata superiore) e ha portato a sintomi lontani dal sito del problema - intorpidimento durante il sonno.

Grigori Tafi
Osteopata, medico di medicina sportiva
15 anni di esperienza in osteopatia e terapia manuale. Leggi di più...

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